https://www.studioassociatoborselli.it/wp-content/uploads/2022/11/BANNER_LIBRO_BORSELLI3.jpg

Negoziazione Assistita: Cos’è e Come funziona?

Novembre 20, 2025by Redazione

Scopri cos’è la negoziazione assistita, come funziona, quando conviene e quali benefici offre. Una guida completa con vantaggi, requisiti e procedura.

 

Negli ultimi anni la giustizia civile italiana ha subito una trasformazione significativa, spinta dall’esigenza di ridurre la congestione dei tribunali e di offrire ai cittadini strumenti più rapidi ed efficaci per risolvere le controversie.

Tra questi, la negoziazione assistita si è imposta come uno dei mezzi più utili e versatili. Introdotta nel 2014 e potenziata dalla riforma Cartabia del 2023, rappresenta oggi una via alternativa capace di coniugare efficienza, costi contenuti e una gestione più equilibrata dei rapporti tra le parti.

In questo approfondimento, in quanto avvocati esperti in diritto delle esecuzioni immobiliari, analizziamo in modo semplice e chiaro come funziona e quando conviene ricorrere alla negoziazione assistita, illustrando anche come il ruolo determinante di uno studio legale esperto come lo Studio Legale d’Ambrosio Borselli, spesso possa fare la differenza.

 

Che cos’è la negoziazione assistita

La negoziazione assistita è un accordo formale con cui due o più parti decidono di impegnarsi, insieme ai rispettivi avvocati, a discutere e risolvere una controversia senza ricorrere al tribunale. Non si tratta di una semplice trattativa informale: è una procedura giuridicamente regolata, con tempi, forme e responsabilità precise.

A renderla particolarmente interessante è il fatto che l’eventuale accordo raggiunto ha lo stesso valore di una sentenza: diventa immediatamente esecutivo e può essere utilizzato, se necessario, per avviare procedure come il pignoramento.

In breve, la negoziazione assistita è una procedura in cui le parti coinvolte in una lite firmano un accordo iniziale (chiamato “convenzione di negoziazione”) con cui si impegnano a collaborare per trovare una soluzione amichevole alla loro controversia, con l’aiuto dei rispettivi avvocati.
Dopo la firma di questa convenzione, le parti avviano la vera e propria trattativa. Se raggiungono un accordo finale e questo viene firmato sia dalle parti che dai loro avvocati, l’intesa ha valore di titolo esecutivo (per saperne di più si leggano i seguenti articoli: “I titoli esecutivi”; “Notifica del titolo esecutivo e del precetto: vizi e irregolarità”) e può essere utilizzata anche per iscrivere un’ipoteca giudiziale (per approfondimenti si leggano i seguenti articoli: “Cancellazione ipoteca non rinnovata”; “Rinnovazione ipoteca: tempi, costi e procedura”).

Le materie in cui può essere applicata sono numerose: dalle questioni familiari alle liti tra privati o aziende, dai sinistri stradali al recupero crediti, passando per controversie contrattuali o patrimoniali.

Quando la negoziazione assistita è obbligatoria e quando è solo una scelta conveniente

La negoziazione assistita obbligatoria, introdotta dal decreto legge 132/2014, impone in alcuni casi di tentare un accordo stragiudiziale prima di iniziare un processo. L’invito deve essere inviato tramite avvocato e riguarda soprattutto determinate situazioni:

  • richieste di risarcimento per sinistri stradali,
  • domande di pagamento fino a 50.000 euro,
  • separazioni e divorzi consensuali quando non vi sono figli minori o non autosufficienti,
  • modifiche consensuali alle condizioni già stabilite.

La negoziazione assistita rappresenta una condizione di procedibilità della domanda giudiziale: se non viene esperita, il giudice deve dichiarare la domanda improcedibile, salvo che le parti completino la procedura nei termini concessi. La condizione si considera comunque soddisfatta se l’invito rimane senza risposta per trenta giorni, viene rifiutato o se decorre il termine fissato per la negoziazione.

In molte altre situazioni, invece, si tratta di uno strumento facoltativo ma estremamente vantaggioso.

  • Controversie condominiali,
  • questioni ereditarie,
  • liti tra soci o tra clienti e fornitori,
  • inadempimenti contrattuali.

Sono tutti campi in cui la negoziazione assistita consente di evitare un processo lungo e costoso, privilegiando soluzioni rapide e personalizzate.

Come si svolge: le fasi della negoziazione

La procedura segue un percorso lineare, pensato per tutelare le parti e rendere efficace la trattativa.
Tutto inizia con l’invito alla negoziazione, un atto formale inviato dall’avvocato alla controparte. Da quel momento decorrono 30 giorni entro i quali la parte invitata deve rispondere: una risposta positiva apre la strada alla vera e propria trattativa, mentre un rifiuto o la mancata risposta rendono possibile iniziare la causa.

Quando le parti accettano di negoziare, sottoscrivono una convenzione, cioè un documento che stabilisce l’oggetto della controversia, gli impegni reciproci, la durata della procedura e il ruolo degli avvocati. È una sorta di “cornice” entro cui si svolge la trattativa.

Segue poi la fase centrale, quella negoziale: incontri, scambi di proposte, valutazioni tecniche e giuridiche, momenti di confronto guidato dagli avvocati. È qui che emerge la forza della procedura: flessibilità, riservatezza e capacità di costruire soluzioni plasmate sulle reali esigenze delle parti.

Se alla fine si raggiunge un’intesa, si redige l’accordo di negoziazione assistita, che ha pieno valore esecutivo. In caso contrario, gli avvocati certificano il mancato accordo e la controversia potrà essere portata davanti al giudice.

L’invito deve essere sufficientemente chiaro da consentire al destinatario di comprendere l’oggetto della controversia. Non è richiesta una qualificazione giuridica dettagliata della vicenda, coerentemente con la natura flessibile e stragiudiziale della procedura.

La legge prevede inoltre che:

  • la firma dell’invito sia apposta dalla parte, con certificazione dell’autografia da parte dell’avvocato che lo formula;
  • non esistono modalità obbligatorie di trasmissione, essendo un atto stragiudiziale;
  • la comunicazione dell’invito interrompe la prescrizione e impedisce la decadenza, ma solo per una volta, per evitare un uso strumentale della procedura;
  • se l’invito non viene accettato entro trenta giorni, o viene rifiutato, la domanda giudiziale deve comunque essere proposta entro lo stesso termine e il comportamento della parte può influire sulle spese del giudizio (artt. 96 e 642 c.p.c.).

Se l’invito viene accettato, si procede alla stipula della convenzione di negoziazione assistita.

La convenzione deve indicare:

  • il termine concordato per l’espletamento della procedura, che deve essere compreso tra uno e tre mesi, prorogabile di ulteriori trenta giorni su accordo delle parti;
  • l’oggetto della controversia, che non può riguardare diritti indisponibili né questioni di lavoro.

I diritti indisponibili sono quelli che non possono essere alienati, trasmessi, rinunciati o sottoposti a esecuzione, come ad esempio i diritti della personalità (vita, integrità psicofisica, nome) o alcuni diritti patrimoniali derivanti da rapporti familiari (ad esempio il diritto agli alimenti). Va precisato che il diritto risarcitorio collegato alla violazione di tali diritti può invece essere oggetto di negoziazione, essendo di natura patrimoniale e disponibile.

La fase di negoziazione vera e propria si svolge secondo i principi di buona fede, lealtà e riservatezza, con l’assistenza obbligatoria di uno o più avvocati.

In particolare:

  • le parti e gli avvocati devono comportarsi con lealtà e buona fede;
  • le informazioni ricevute e le dichiarazioni rese nel corso della procedura sono riservate e non possono essere utilizzate nel giudizio avente lo stesso oggetto;
  • la convenzione e tutti gli atti devono essere redatti in forma scritta;
  • gli avvocati certificano l’autografia delle firme apposte alla convenzione.

La procedura può concludersi con esito positivo o negativo. In caso di accordo positivo, l’intesa raggiunta diventa titolo esecutivo e può essere trascritta per iscrizione di ipoteca giudiziale.

L’accordo deve essere:

  • sottoscritto dalle parti e dagli avvocati;
  • certificato dagli avvocati per l’autografia delle firme e per la conformità alle norme imperative e all’ordine pubblico.

In caso di accordo che preveda la conclusione di contratti o atti soggetti a trascrizione, la sottoscrizione del verbale deve essere autenticata da un pubblico ufficiale autorizzato.

In caso di mancato accordo, la dichiarazione è certificata dagli avvocati designati e il percorso negoziale si considera concluso, con conseguenze possibili sulle spese di lite e sulla valutazione del comportamento delle parti in sede giudiziale.

 

Perché scegliere la negoziazione assistita: benefici concreti

La negoziazione assistita offre numerosi vantaggi, che vanno oltre la semplice velocità.
Il primo beneficio, infatti, è sicuramente la rapidità: la legge impone tempi contenuti e in pochi mesi si può arrivare a una conclusione che, in tribunale, richiederebbe anni.

Il secondo è il minor costo complessivo. Evitare il processo significa evitare il contributo unificato, le lunghe consulenze tecniche giudiziarie e una serie di spese che si accumulano nel corso di un contenzioso ordinario.

A questi aspetti si aggiunge la flessibilità. In una negoziazione è possibile trovare soluzioni che un giudice, vincolato dalle norme, non potrebbe imporre. Accordi personalizzati, piani di pagamento dilazionati, intese particolari che tengono conto non solo del diritto, ma anche delle esigenze pratiche delle parti.

Da non sottovalutare poi la riservatezza, assente nel processo civile, e il clima meno conflittuale. Questo è particolarmente importante quando le parti desiderano mantenere rapporti futuri, come accade tra soci d’impresa, famiglie, condomini o partner commerciali.

Separazioni e nei divorzi

Uno dei campi in cui la negoziazione assistita ha trovato maggiore applicazione è il diritto di famiglia. Per separazioni e divorzi consensuali senza figli minori o non autosufficienti, rappresenta una vera alternativa al tribunale. Permette alle coppie di definire condizioni patrimoniali, assegno, divisione dei beni e altre questioni delicate in un ambiente protetto, con tempi brevi e con un livello di conflittualità decisamente più basso.

Gli avvocati svolgono un ruolo cruciale non solo come tecnici del diritto, ma anche come mediatori capaci di guidare le parti verso soluzioni equilibrate e sostenibili.

Risarcimenti e sinistri stradali

Nel campo dei sinistri stradali la negoziazione assistita è diventata un obbligo prima di andare in giudizio contro l’assicurazione. Questo non è un semplice passaggio formale: spesso consente di ottenere un risarcimento in tempi più rapidi rispetto a un processo e con importi più adeguati, grazie alla presenza attiva degli avvocati nella trattativa.

Le compagnie assicurative, infatti, preferiscono nella maggior parte dei casi chiudere la questione attraverso un accordo negoziale piuttosto che affrontare tempi e costi del contenzioso.

Recupero crediti

Con le modifiche introdotte dalla riforma Cartabia, il recupero crediti fino a 50.000 euro passa quasi obbligatoriamente dalla negoziazione assistita. Ciò significa che prima di portare in giudizio un debitore è necessario tentare questo percorso, che spesso si traduce in un accordo di pagamento immediatamente esecutivo.

Per professionisti, imprenditori e aziende si tratta di un vantaggio enorme: tempi certi, pressione efficace sul debitore, possibilità di ottenere piani di rientro strutturati senza dover attendere anni per una sentenza.

Conclusione

La negoziazione assistita è uno strumento efficace, versatile e capace di offrire risultati concreti in tempi brevi. Che si tratti di risarcimenti, questioni familiari, controversie civili o recupero crediti, rappresenta spesso la strada più intelligente per risolvere un conflitto senza subire la complessità del processo.

Affidarsi allo Studio Legale d’Ambrosio Borselli, specializzato in diritto delle esecuzioni immobiliari, significa affrontare questo percorso con la sicurezza di avere al proprio fianco professionisti esperti, capaci di guidare la trattativa con competenza e una profonda conoscenza delle dinamiche negoziali.

Lo Studio aiuta innanzitutto a comprendere se la negoziazione è la scelta più conveniente nel caso concreto, evitando passi falsi e perdite di tempo. Cura poi la redazione dell’invito alla controparte, elemento cruciale per impostare correttamente l’intera procedura. Durante la trattativa, un team di avvocati esperti lavora per individuare soluzioni realistiche e allo stesso tempo vantaggiose, gestendo le dinamiche delicate del confronto e proteggendo gli interessi del cliente.

p.avv. Silvia Bizzi

(collaboratrice dello studio d’Ambrosio Borselli presso la sede di Napoli)

Per alcuni utili suggerimenti su come vendere l’immobile pignorato ad un privato  al di fuori dell’asta (in un’udienza contestuale al pagamento dei creditori e alla conseguente richiesta di estinzione della procedura esecutiva) per vendere meglio e estinguere tutti i debiti si legga “Vendere casa pignorata con contestuale estinzione della procedura esecutiva“,  tra le possibili soluzioni da non sottovalutare per salvare l’immobile anche la Conversione del pignoramento (per saperne  al riguardo di più si legga “Art 495 cpc: la conversione del pignoramento nell’esecuzione immobiliare” )

Per saperne di più sul pignoramento immobiliare in generale e sulle possibili opzioni a disposizione dei debitori in difficoltà per salvare il proprio immobile si legga anche  gli articoli “Opposizione all’esecuzione e tutela del diritto all’abitazione”   “Pignoramento immobiliare costi e tempi con tutte le modifiche aggiornate- Soluzioni per Salvare casa”

Per approfondire l’argomento delle opposizioni esecutive si leggano gli articoli  “Guida all’opposizione agli atti esecutivi- La sospensione del Pignoramento”Opposizione all’esecuzione e agli atti esecutivi: costi, tempi e forme“ o ancora  “Guida all’Opposizione a precetto: termini, competenza e forma” , “Guida all’Opposizione al pignoramento immobiliare: competenza, forma e termini della fase cautelare” 

Per approfondimenti sul decreto di fissazione udienza ex art 569 cpc, sui tempi per arrivare all’ordinanza di vendita e sui possibili controlli o contestazioni proponibili anche con opposizione ex art. 617 per impedire l’emissione dell’ordinanza, compreso un comodo modello schema dei controlli da effettuare per verificare la regolarità di tutta la procedura fino all’udienza di comparizione delle parti, si legga “Decreto di fissazione udienza ex art 569 cpc: tempi, procedura e possibili contestazioni alla vendita all’asta”

Per saperne di più sul piano e su come utilizzarlo per salvare l’immobile pignorato si legga anche  “Il piano del consumatore per bloccare il pignoramento immobiliare e salvare casa

Per approfondire le questioni relative alla continuità delle trascrizioni nel pignoramento immobiliare ed i problemi che queste possono creare quanto a ritardi e complessità nella procedura si legga “Continuità delle trascrizioni e pignoramento immobiliare”.

Per approfondimenti sulle modalità di verifica della regolarità della cessione del credito nel corso del pignoramento immobiliare, quando come spesso accade il credito è stato cartolarizzato passando dalla banca ad altri soggetti, sulle tempistiche che tali integrazioni documentali richieste al creditore possono comportare per la procedura esecutiva e per un  modello di Istanza da presentare al Ge per chiedere che venga effettuato il  controllo e le eventuali integrazioni di documenti da parte del creditore si legga “Cessione del credito: quando è regolare nel pignoramento”. , sul medesimo argomento per  approfondire la spesso confusa materia riguardante le operazioni di cartolarizzazione del credito e le ripercussioni delle stesse (che per chiarire possono portare fino alla sospensione della procedura esecutiva per difetto di rappresentanza processuale del servicer non iscritto all’albo degli intermediari finanziari ex art. 106 TUB ), si legga anche “Sospensione dell’esecuzione: inosservanza dell’art. 106 TUB”

Chi stesse valutando di presentare una proposta a saldo e stralcio per definire il proprio debito derivante da un mutuo, che sia già in corso il pignoramento immobiliare, o che ancora la banca non abbia avviato la procedura, legga “Guida al saldo e stralcio del mutuo: quanto offrire e come rateizzare l’importo, con modelli di proposta e accettazione”

Per alcuni utili suggerimenti su come vendere l’immobile pignorato ad un privato  al di fuori dell’asta (in un’udienza contestuale al pagamento dei creditori e alla conseguente richiesta di estinzione della procedura esecutiva) per vendere meglio e estinguere tutti i debiti si legga “Vendere casa pignorata con contestuale estinzione della procedura esecutiva“,  tra le possibili soluzioni da non sottovalutare per salvare l’immobile anche la Conversione del pignoramento (per saperne  al riguardo di più si legga “Art 495 cpc: la conversione del pignoramento nell’esecuzione immobiliare” )

Per approfondire le tecnicalità procedurali, e cercare spunti, per chi volesse difendersi, sia in merito alle opposizioni possibili, che ai molteplici eventuali difetti della procedura, ai suoi profili critici ed alle modalità di contestarli efficacemente, e soprattutto per analizzare  ogni soluzione alternativa possibile alla svendita del bene all’asta, si consiglia anche la lettura dell’ultima versione del “Manuale completo sulla difesa dal pignoramento immobiliare: Criticità della procedura e possibili soluzioni”.   pubblicazione presentata nel dettaglio, completa di indice integrale ed introduzione del libro in formato pdf, che potranno essere lette cliccando sulla pagina  del sito “Il Manuale“ ed acquistabile anche su Amazon direttamente dalla pagina di presentazione predetta,  manuale che, si ricordi, per quanto approfondito ed esaustivo non potrà mai sostituire una adeguata difesa tecnica da parte di un avvocato specializzato in una materia tanto complessa.

Chi volesse conoscere la lunga e prestigiosa storia dello studio, probabilmente il più vecchio d’Italia nel settore immobiliare può farlo cliccando Lo Studio – Avvocati dal 1880, per informazioni sulla Partnership dello Studio  con il prestigioso quotidiano “il Sole 24 Ore”, in qualità di Expertise (esperti specializzati) in Diritto Immobiliare e Rapporti di Locazione e Gestione Immobiliare, Crisi di Impresa, Composizione Negoziale e Gestione della Crisi si legga “Partner 24 Ore”,  per leggere l’articolo sugli avvocati specialisti della Campania pubblicato sul Sole 24 ore del 27 ottobre 2016, in cui si riconosce  lo Studio come l’unico specializzato nel settore immobiliare ad operare sull’intero territorio Nazionale si legga “Dicono di Noi“, per contattarci si visiti la pagina “Diventa Cliente- Contattaci

Avv. Edgardo Diomede d’Ambrosio Borselli

Iscritto “all’Albo Avvocati di Napoli”

Redazione