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Come liberarsi dai debiti?

Ottobre 9, 2025by Redazione
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Come liberarsi dai debiti, come farlo se si è nullatenenti e come liberarsi dai debiti se si ha da perdere

In questo articolo risponderemo alla domanda “come liberarsi dai debiti” e soprattutto concentreremo l’attenzione sul come ridurre il proprio debito.

Prima di fare questo, come avvocati esperti in diritto dell’esecuzione forzata, è bene chiarire che ci possono essere più situazioni e ogni una di questa merita un particolare approfondimento. In questo articolo affronteremo:

  • Come ci si può liberare dal debito se si è nullatenenti
  • Come risolvere il debito se si ha da perdere

Con esempi chiari, riferimenti normativi e spiegazioni semplici.

Come liberarsi dai debiti se non ho niente da perdere?

Molte persone ci chiedono come possano liberarsi dai debiti se non hanno nulla da perdere. In effetti in questa situazione assistiamo alla sostanziale impossibilità, per i creditori, di aggredire un qualsiasi bene, in quanto il debitore è nullatenente.

In questi casi si potrebbe pensare di agire lungo due direzioni:

  • Tentare il saldo e stralcio della somma o delle somme richieste
  • Tentare la strada dell’esdebitazione senza utilità ex art. 283 CCI

Parlando del saldo e stralcio della somma facciamo riferimento alla possibilità, per il debitore, di proporre il pagamento di una somma molto inferiore a fronte di una somma richiesta molto più alta.

Facciamo un esempio:

Marco ha 100.000 di debiti e si chiede “come posso liberarmi dal debito?”.

Tuttavia Marco non ha né immobili né uno stipendio e pertanto può essere tranquillamente definito nulla tenente.

In questa situazione Marco potrebbe tranquillamente offrire al suo creditore, a stralcio della ulteriore pretesa, un importo di appena 1.000 euro.

Ora se questa offerta può sembrare inizialmente ridicola, se ci pensate il creditore potrebbe anche, in taluni casi, accettare. Questo perché come vediamo Marco non ha alcun bene aggredibile ossia non gli possono pignorare la casa, non gli possono pignorare lo stipendio, non gli possono pignorare il conto corrente (perché, per inciso, non ha alcuno di questi beni).

Ciò detto, se il creditore di Marco non si accontentasse di tale somma, la normativa prevede un particolare strumento, chiamato “esdebitazione senza nullità” che potrebbe essere utile a tale riguardo.

Questa norma in sostanza permette a chi non ha nulla, per una volta nella vita, e a condizione che sia una persona che non si sia indebitata in mala fede, di cancellare i propri debiti.

L’articolo 283 c.c.i così infatti recita al primo comma: “Il debitore persona fisica meritevole, che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura, può accedere all’esdebitazione solo per una volta. Resta ferma l’esigibilità del debito, nei limiti e alle condizioni di cui al comma 9, se entro tre anni dal decreto del giudice sopravvengano utilità ulteriori rispetto a quanto indicato nel comma 2, che consentano l’utile soddisfacimento dei creditori. Non sono considerate utilità, ai sensi del secondo periodo, i finanziamenti, in qualsiasi forma eroga”

Come potrete vedere la norma esplicitamente indica che:

  • il debitore meritevole
  • che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità (è nulla tenente)
  • nemmeno in prospettiva futura (magari non ha genitori ricchissimi che potrebbero lasciargli un eredità)
  • può cancellare i suoi debiti una volta nella vità

Questa norma apparentemente rivoluzionaria è però “ostacolata” da una numerosa serie di paletti normativi e limiti che possono essere risolti con una guida legale esperta. Difatti, l’avvocato dovrà mettere insieme una corposa documentazione che andrà inviata all’Organismo di Composizione della Crisi (O.C.C.) il quale, insieme al legale, dovrà dare conto della condotta del debitore e del perché si sia trovato in questa situazione.

Per esempio, se Marco si trovasse in questa situazione perché ha comprato una BMW del 2025 turbo-benzina di 48.000 euro, capirete che non è davvero una “brava persona” o che comunque è stato, almeno in parte, autore cosciente dei suoi debiti.

Come liberarsi dai debiti senza pagare i creditori?

Per rispondere alla domanda “Come liberarsi dai debiti senza pagare ai creditori” possiamo dire che sia il saldo e stralcio, poc’anzi detto, sia l’esdebitazione senza utilità sono strumenti utili.

Strumenti che, come tali, da soli non servono a nulla, ma con un avvocato esperto in diritto dell’esecuzione forzata possono trasformarsi in un ottimo modo per risolvere il problema del debito.

Come liberarsi dai recupero crediti?

Moltissime persone ci chiedono come liberarsi dal recupero crediti. Anche questa è una domanda intelligente perché i recupero crediti possono diventare un vero e proprio stress.

Come liberarsi dai debiti se si ha da perdere?

Affrontiamo ora una tematica più delicata ossia “come liberarsi dai debiti se si ha da perdere”.

In questo caso come vedrete la situazione è più delicata.

Il nostro Marco (che ha sempre un debito di 100.000 euro) in questo caso ha due immobili, un conto corrente corposo e un lavoro molto ben avviato.

Marco dunque non può né proporre 1.000 euro ai suoi creditori (i quali non sono certo stupidi) né accedere alla esdebitazione senza utilità (il giudice capirebbe subito che non si tratta di un nullatentente).

Di conseguenza, si troverebbe esposto a ricevere:

  • un pignoramento immobiliare sui due immobili di cui è titolare
  • un pignoramento presso terzi sullo stipendio o sul conto corrente

Insomma, come avrete compreso, chi ha da perdere deve stare molto attento, in quanto potrebbe rispondere oltre che del capitale dovuto anche di un numero molto importante di interessi moratori.

Ciò detto, come avvocati esperti, proveremo a spiegarvi quali sono le modalità che, anche lo Studio d’Ambrosio Borselli, pone in essere per risolvere il problema dei debiti in presenza di debitori “capienti”, ossia che hanno da perdere.

Come evitare il pignoramento della propria casa?

Diciamo sin da subito che il problema più importante è proprio il pignoramento della propria casa. Questo perché mentre il conto corrente può essere serenamente svuotato, e il pignoramento dello stipendio può incidere su una parte minima dello stipendio 1/5, la casa non può sparire.

E’ dunque chiaro che il pignoramento dell’immobile, oltre ad essere la modalità preferita dai creditori che debbono avere un grosso capitale, può diventare un serio problema.

In queste poche righe sarebbe veramente impossibile pronunciarsi su tutti gli strumenti che lo Studio propone in caso di pignoramento della casa, tuttavia proveremo a dare una minima illustrazione delle tecniche che, in taluni casi, hanno risolto il problema del pignoramento immobiliare.

  1. La Conversione del pignoramento

Anche se molti debitori non ne sono a conoscenza, quando una casa viene pignorata, la legge consente al debitore di rateizzare l’importo dovuto in, addirittura, 48 mesi. Questo significa che il nostro Marco potrebbe chiedere al Giudice di rateizzare i 100.000 euro in 48 mesi.

La norma richiede certamente un cospicuo acconto (pari ad 1/6 del capitale dovuto)ma è sicuramente uno strumento eccezionale che può garantire una tranquillità nei pagamenti e la definizione, in appena 4 anni (o successivamente all’integrale pagamento) della procedura esecutiva immobiliare.

  1. Il sovraindebitamento: piano di ristrutturazione dei debiti

Una nuova legge per chi ha troppi debiti è sicuramente il sovraindebitamento. Infatti altro curiosissimo strumento è quello rappresentato dal piano di ristrutturazione dei debiti del sovraindebitamento (ex piano del consumatore) dapprima disciplinato dalla L.n. 3/2012 ossia la famosa legge antisuicidi e ora disciplinato dal Codice della Crisi d’Impresa.

Questo strumento in particolare consente a chi subisce un pignoramento di rateizzare, anche per 10 anni o addirittura 20, il capitale richiesto dal creditore, mantenendo la proprietà della casa.

Detto così capirete che si tratta di uno strumento dalle potenzialità incredibili (e difatti lo è), anche se va detto che il piano di ristrutturazione è subordinato a decine di requisiti e condizioni che se non rispettate (o non ricostruite bene con una buona difesa) possono far inabissare ogni sogno di risoluzione del debito.

Questo perché l’articolo 67 CCI dispone al solo primo comma:

Il consumatore sovraindebitato, con l’ausilio dell’OCC, può proporre ai creditori un piano di ristrutturazione dei debiti che indichi in modo specifico tempi e modalità per superare la crisi da sovraindebitamento. La proposta ha contenuto libero e può prevedere il soddisfacimento, anche parziale e differenziato, dei crediti in qualsiasi forma. 2. La domanda è corredata dell’elenco: a) di tutti i creditori, con l’indicazione delle somme dovute e delle cause di prelazione; b) della consistenza e della composizione del patrimonio; c) degli atti di straordinaria amministrazione compiuti negli ultimi cinque anni; d) delle dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni; e) degli stipendi, delle pensioni, dei salari e di tutte le altre entrate del debitore e del suo nucleo familiare, con l’indicazione di quanto occorre al mantenimento della sua famiglia. 3. La proposta può prevedere anche la falcidia e la ristrutturazione dei debiti derivanti da contratti di finanziamento con cessione del quinto dello stipendio, del trattamento di fine rapporto o della pensione e dalle operazioni di prestito su pegno, salvo quanto previsto dal comma.

Ora, al di là della documentazione corposissima da produrre (per cui occorrono dai 2 ai 3 mesi) capirete che non si tratta di una semplice “domanda” o “istanza” ma di un vero e proprio Programma, un piano che deve prevedere tutte le possibili contestazioni e possibilmente superarle prima che il Giudice debba decidere sul medesimo.

Per approfondire un caso particolarmente complesso che lo studio ha risolto si legga “Omologato piano del consumatore in corso di pignoramento immobiliare” o anche “Casa all’asta: Omologato Piano del consumatore di 7 anni”

Perché un avvocato esperto può fare un enorme differenza per risolvere il problema del debito?

  • Il saldo e stralcio
  • L’esdebitazione senza utilità
  • Il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore
  • La conversione

come le altre mille strategie difensive offerte dalla legge sono, sinceramente, norme vuote, strumenti importanti ma che spesso vengono usati in maniera impropria, tardiva o addirittura dannosa.

Da avvocati esperti in diritto del pignoramento, ben conosciamo di casi in cui la conversione è stata depositata in ritardo, il piano è fallito, il saldo e stralcio è stato inutile.

Con questo vogliamo trasmettere, oltre che le mille opportunità per la soluzione del debito, anche le migliaia di complessità di cui questo percorso è composto.

Anche perché dall’altra parte, dall’altra parte del percorso vi è sempre un creditore che di certo non aspetterà con cortese pazienza le vostre mosse, quanto piuttosto proverà a mettere i bastoni tra le ruote, creare ostacoli e problemi.

In questa vera e propria battaglia essere assistiti da uno studio che da oltre 30 anni si occupa quotidianamente di queste tematiche piuttosto che di un avvocato generalista che, solo saltuariamente se ne occupa, fa una differenza enorme.

Fa una differenza enorme anche perché i tempi celeri dei Tribunali non consentono in alcun modo errori, non consentono seconde volte, con il rischio che la casa vada all’asta prima che si arrivi a qualsiasi soluzione.

Fa inoltre un enorme differenza anche per il “peso psicologico” di sapere che, comunque andrà, la strada è certamente quella giusta, senza esitazioni o inutili ansie.

Ecco perché non possiamo che raccomandare  ai nostri lettori di individuare un avvocato che sia esperto, specializzato in queste tematiche e non altri che, pur in buona fede, potrebbero compromettere il risultato in maniera irreparabile.

Avv. Daniele Giordano

Per ulteriori approfondimenti sul tema trattato  si legga ” I rischi del saldo e stralcio in pre asta”  oppure “Sovraindebitamento e pignoramento immobiliare: salva la casa all’asta”

Per saperne di più sul pignoramento immobiliare in generale e sulle possibili opzioni a disposizione dei debitori in difficoltà per salvare il proprio immobile si legga anche  gli articoli “Opposizione all’esecuzione e tutela del diritto all’abitazione”   Pignoramento immobiliare costi e tempi con tutte le modifiche aggiornate- Soluzioni per Salvare casa”

Per approfondire l’argomento delle opposizioni esecutive si leggano gli articoli  “Guida all’opposizione agli atti esecutivi- La sospensione del Pignoramento”, Opposizione all’esecuzione e agli atti esecutivi: costi, tempi e formeo ancora Guida all’Opposizione a precetto: termini, competenza e forma” , “Guida all’Opposizione al pignoramento immobiliare: competenza, forma e termini della fase cautelare” 

Per approfondimenti sul decreto di fissazione udienza ex art 569 cpc, sui tempi per arrivare all’ordinanza di vendita e sui possibili controlli o contestazioni proponibili anche con opposizione ex art. 617 per impedire l’emissione dell’ordinanza, compreso un comodo modello schema dei controlli da effettuare per verificare la regolarità di tutta la procedura fino all’udienza di comparizione delle parti, si legga “Decreto di fissazione udienza ex art 569 cpc: tempi, procedura e possibili contestazioni alla vendita all’asta”

Per saperne di più sul piano e su come utilizzarlo per salvare l’immobile pignorato si legga anche  “Il piano del consumatore per bloccare il pignoramento immobiliare e salvare casa

Per approfondire le questioni relative alla continuità delle trascrizioni nel pignoramento immobiliare ed i problemi che queste possono creare quanto a ritardi e complessità nella procedura si legga Continuità delle trascrizioni e pignoramento immobiliare”.

Per approfondimenti sulle modalità di verifica della regolarità della cessione del credito nel corso del pignoramento immobiliare, quando come spesso accade il credito è stato cartolarizzato passando dalla banca ad altri soggetti, sulle tempistiche che tali integrazioni documentali richieste al creditore possono comportare per la procedura esecutiva e per un  modello di Istanza da presentare al Ge per chiedere che venga effettuato il  controllo e le eventuali integrazioni di documenti da parte del creditore si legga Cessione del credito: quando è regolare nel pignoramento”. , sul medesimo argomento per  approfondire la spesso confusa materia riguardante le operazioni di cartolarizzazione del credito e le ripercussioni delle stesse (che per chiarire possono portare fino alla sospensione della procedura esecutiva per difetto di rappresentanza processuale del servicer non iscritto all’albo degli intermediari finanziari ex art. 106 TUB ), si legga anche Sospensione dell’esecuzione: inosservanza dell’art. 106 TUB”

Chi stesse valutando di presentare una proposta a saldo e stralcio per definire il proprio debito derivante da un mutuo, che sia già in corso il pignoramento immobiliare, o che ancora la banca non abbia avviato la procedura, legga Guida al saldo e stralcio del mutuo: quanto offrire e come rateizzare l’importo, con modelli di proposta e accettazione”

Per alcuni utili suggerimenti su come vendere l’immobile pignorato ad un privato  al di fuori dell’asta (in un’udienza contestuale al pagamento dei creditori e alla conseguente richiesta di estinzione della procedura esecutiva) per vendere meglio e estinguere tutti i debiti si legga “Vendere casa pignorata con contestuale estinzione della procedura esecutiva“ tra le possibili soluzioni da non sottovalutare per salvare l’immobile anche la Conversione del pignoramento (per saperne  al riguardo di più si legga Art 495 cpc: la conversione del pignoramento nell’esecuzione immobiliare” )

Per approfondire le tecnicalità procedurali, e cercare spunti, per chi volesse difendersi, sia in merito alle opposizioni possibili, che ai molteplici eventuali difetti della procedura, ai suoi profili critici ed alle modalità di contestarli efficacemente, e soprattutto per analizzare  ogni soluzione alternativa possibile alla svendita del bene all’asta, si consiglia anche la lettura dell’ultima versione del Manuale completo sulla difesa dal pignoramento immobiliare: Criticità della procedura e possibili soluzioni”.   pubblicazione presentata nel dettaglio, completa di indice integrale ed introduzione del libro in formato pdf, che potranno essere lette cliccando sulla pagina  del sito Il Manuale ed acquistabile anche su Amazon direttamente dalla pagina di presentazione predetta,  manuale che, si ricordi, per quanto approfondito ed esaustivo non potrà mai sostituire una adeguata difesa tecnica da parte di un avvocato specializzato in una materia tanto complessa.

Chi volesse conoscere la lunga e prestigiosa storia dello studio, probabilmente il più vecchio d’Italia nel settore immobiliare può farlo cliccando Lo Studio – Avvocati dal 1880, per informazioni sulla Partnership dello Studio  con il prestigioso quotidiano “il Sole 24 Ore”, in qualità di Expertise (esperti specializzati) in Diritto Immobiliare e Rapporti di Locazione e Gestione Immobiliare, Crisi di Impresa, Composizione Negoziale e Gestione della Crisi si legga “Partner 24 Ore”,  per leggere l’articolo sugli avvocati specialisti della Campania pubblicato sul Sole 24 ore del 27 ottobre 2016, in cui si riconosce  lo Studio come l’unico specializzato nel settore immobiliare ad operare sull’intero territorio Nazionale si legga “Dicono di Noi“, per contattarci si visiti la pagina “Diventa Cliente- Contattaci

Avv. Edgardo Diomede d’Ambrosio Borselli

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