https://www.studioassociatoborselli.it/wp-content/uploads/2022/11/BANNER_LIBRO_BORSELLI3.jpg

Annullata asta per mancata pubblicazione avviso di vendita

Dicembre 16, 2025by Redazione

Perché un errore nella pubblicità dell’asta immobiliare può invalidare la vendita e diventare un’arma di difesa per il debitore. Commento all’ordinanza del Tribunale di Caltagirone con cui viene revocata l’aggiudicazione per vizi della vendita. 

La vendita all’asta di un immobile rappresenta uno dei momenti più delicati di tutta la procedura esecutiva. Per chi subisce un pignoramento si tratta spesso di una fase vissuta con forte ansia, con la sensazione che tutto sia ormai deciso e irreversibile. In realtà, la procedura è tutt’altro che automatica: deve rispettare una serie di passaggi precisi, stabiliti dalla legge e dal giudice dell’esecuzione, e basta una singola irregolarità per compromettere la validità della vendita.

Uno degli aspetti più importanti – e talvolta decisivo – riguarda la pubblicità dell’avviso di vendita. Pochi debitori sanno che una pubblicità incompleta, tardiva o carente può portare all’annullamento dell’asta o, nei casi più gravi, all’estinzione dell’intera procedura esecutiva. Ciò può offrire al debitore non solo una tutela importante, ma anche tempo prezioso per riorganizzare la propria situazione finanziaria.

Comprendere cosa prevede la legge, quali obblighi hanno il creditore, il delegato e il giudice, e quali rimedi sono previsti in caso di irregolarità, significa capire che la difesa è possibile e che l’esito dell’asta non è affatto scontato.

La pubblicità dell’asta: una garanzia per tutti

La pubblicità dell’avviso di vendita è pensata per assicurare massima trasparenza, ampia partecipazione e la miglior gara possibile. Una buona pubblicità, infatti, garantisce che:

  • gli acquirenti siano adeguatamente informati dell’esistenza dell’asta;
  • il prezzo possa salire grazie a una maggiore concorrenza;
  • il debitore abbia maggiori possibilità che il bene venga venduto a un valore congruo, riducendo eventuali debiti residui;
  • il creditore sia soddisfatto nel modo più efficiente.

La pubblicità non è quindi una formalità burocratica, ma il cuore stesso della vendita. Un’asta svolta con poca o cattiva pubblicità diventa facilmente una vendita “al ribasso”, che danneggia tutti, a partire dal debitore.

Il ruolo centrale del Portale delle Vendite Pubbliche (PVP)

La normativa stabilisce che ogni vendita immobiliare debba essere obbligatoriamente pubblicata sul Portale delle Vendite Pubbliche (PVP), gestito dal Ministero della Giustizia. È il principale strumento ufficiale che raccoglie le aste di tutta Italia e rappresenta la base minima di trasparenza.

L’art. 490 c.p.c. definisce chiaramente questa pubblicazione come obbligatoria, e l’art. 631-bis c.p.c. stabilisce una sanzione ben precisa:
se l’avviso non viene pubblicato sul PVP per colpa del creditore, l’intera procedura esecutiva si estingue automaticamente.

Questa estinzione:

  • non richiede un intervento del debitore;
  • non è rimessa alla discrezionalità del giudice;
  • comporta lo stop totale dell’esecuzione.

È evidente che la sanzione è studiata per impedire vendite poco trasparenti o comunicazioni superficiali. Una mancata pubblicazione sul PVP non è un dettaglio: è un vizio gravissimo.

Le altre forme di pubblicità previste dal giudice

Accanto alla pubblicazione sul PVP, il giudice dell’esecuzione stabilisce – tramite l’ordinanza di vendita – ulteriori forme di pubblicità. È una decisione calibrata sull’immobile e sul contesto, che mira a raggiungere più potenziali acquirenti possibile.

Il giudice può richiedere, ad esempio:

  • la pubblicazione su portali specializzati (Astegiudiziarie.it, Astalegale.net, Gorealbid.it…);
  • la diffusione sui quotidiani locali o nazionali;
  • la distribuzione di volantini nelle zone adiacenti all’immobile;
  • la pubblicazione di fotografie professionali, planimetrie e virtual tour.

Sui portali diversi dal PVP, la legge impone anche la pubblicazione di:

  • relazione di stima del CTU,
  • ordinanza di vendita,
  • eventuali ulteriori documenti indicati dal giudice.

La giurisprudenza è costante nell’affermare che l’ordinanza di vendita è la lex specialis dell’esperimento di vendita. Ciò significa che tutto ciò che viene disposto in quell’ordinanza deve essere eseguito fedelmente. Nessuna discrezionalità, nessuna interpretazione libera: il delegato deve attenersi alle disposizioni, pena la nullità della vendita.

Cosa succede se la pubblicità è irregolare o incompleta

Le conseguenze cambiano a seconda del tipo di irregolarità:

  • mancata pubblicazione sul PVPestinzione della procedura (art. 631-bis c.p.c.);
  • mancato rispetto delle altre forme di pubblicitàannullabilità dell’asta e ripetizione dell’esperimento.

La seconda ipotesi è molto più frequente. Non è raro, infatti, che:

  • vengano pubblicate foto incomplete o di scarsa qualità;
  • manchi la relazione di stima su uno dei portali indicati;
  • l’avviso venga pubblicato in ritardo;
  • il numero di foto richiesto dal giudice non sia rispettato;
  • la pubblicazione venga eseguita su portali diversi da quelli prescritti.

Queste irregolarità incidono direttamente sulla partecipazione degli offerenti. Se la pubblicità non è efficace, il numero di partecipanti scende e l’immobile rischia di non essere venduto, oppure di essere venduto a prezzi irrisori.

Per il debitore questo significa una sola cosa: maggiore rischio di debito residuo. Proprio per questo la pubblicità corretta diventa anche una tutela indiretta, che permette di garantire un prezzo quanto più vicino al valore di mercato.

Il reclamo ex art. 591-ter c.p.c.: come il debitore può difendersi

Quando il debitore si accorge – o sospetta – che la pubblicità non sia stata svolta correttamente, può presentare un Reclamo al Giudice dell’Esecuzione ai sensi dell’art. 591-ter c.p.c. È un rimedio rapido, efficace e molto utilizzato nella pratica.

Il reclamo può essere proposto:

  • prima dell’asta, se l’irregolarità viene rilevata tempestivamente;
  • subito dopo, se l’asta è già avvenuta ma non in modo conforme.

Nel reclamo l’avvocato deve dimostrare:

  • quale prescrizione non è stata rispettata;
  • perché la pubblicità è irregolare o incompleta;
  • in che modo ciò ha potenzialmente inciso sulla partecipazione;
  • quale norma o disposizione dell’ordinanza è stata violata.

Un buon reclamo può portare all’annullamento dell’asta, al rinvio dell’esperimento o alla rinnovazione degli adempimenti pubblicitari. In alcuni casi, può persino aprire la strada all’estinzione dell’intera procedura se emergono violazioni più gravi connesse al PVP.

Perché una pubblicità scorretta danneggia il debitore

Potrebbe sembrare controintuitivo, ma una pubblicità insufficiente danneggia principalmente chi subisce l’esecuzione. Se l’immobile non è adeguatamente valorizzato, se mancano foto, planimetrie, relazione di stima o documenti essenziali, è molto probabile che l’asta vada deserta o che si presentino pochi offerenti.

Il risultato è quasi sempre lo stesso: ribassi progressivi del prezzo, che portano l’immobile a essere venduto a valori molto inferiori rispetto al mercato. E ogni ribasso aumenta il rischio che, una volta venduto l’immobile, resti comunque un debito residuo a carico del debitore.

Allo stesso tempo, proprio perché la pubblicità è così importante, la sua irregolarità può diventare una forma di tutela. Far valere un vizio di pubblicità significa spesso ottenere:

  • tempo aggiuntivo per trattare un accordo;
  • la possibilità di proporre un saldo e stralcio;
  • margine per cercare un acquirente privato;
  • la sospensione o l’annullamento dell’esperimento di vendita;
  • nei casi più gravi, l’estinzione della procedura.

In molti casi, quindi, controllare la pubblicità non è solo una forma di difesa tecnica: è la chiave per salvare la casa o almeno per evitare un danno economico ancora più grande.

Un caso di studio: annullata l’aggiudicazione di un lotto per gravi irregolarità nella pubblicità della vendita

Il nostro Studio Legale, d’Ambrosio Borselli, specializzato in diritto delle esecuzioni immobiliari e difesa del debitore, ha recentemente ottenuto un importante risultato nell’ambito di una procedura esecutiva immobiliare, con l’accoglimento parziale di un reclamo ex art. 591 ter c.p.c. da parte del Giudice dell’Esecuzione.

Il caso

Nel corso di una procedura di vendita forzata articolata in più lotti, il debitore – assistito dal nostro Studio – ha contestato diverse irregolarità nello svolgimento delle operazioni di vendita, in particolare con riferimento alla pubblicità effettuata sul Portale delle Vendite Pubbliche (PVP) e al rispetto delle prescrizioni contenute nell’ordinanza di vendita.

L’obiettivo del reclamo era verificare se tali irregolarità avessero inciso sulla trasparenza della procedura e sulla parità di trattamento tra i potenziali offerenti, con possibili effetti invalidanti sulle aggiudicazioni.

Le valutazioni del Giudice

Il Giudice dell’Esecuzione ha innanzitutto chiarito un principio fondamentale:
il reclamo ex art. 591 ter c.p.c. è pienamente ammissibile quando riguarda atti del professionista delegato e il corretto svolgimento delle operazioni di vendita.

Nel merito, il Tribunale ha distinto tra irregolarità formali e vizi gravi, precisando che:

  • non ogni difetto nella pubblicità della vendita comporta automaticamente la nullità;
  • l’annullamento dell’aggiudicazione è giustificato solo quando l’irregolarità incide concretamente sulla conoscibilità dell’immobile, sulla formazione del prezzo e sulla correttezza della gara.

Il risultato ottenuto: annullata l’aggiudicazione del Lotto 2

Il Giudice ha accertato che l’ordinanza di vendita non era stata pubblicata sul PVP nei termini corretti, con conseguenze rilevanti:

  • l’avviso di vendita risultava incompleto;
  • i potenziali offerenti hanno avuto meno tempo per informarsi su un atto essenziale;
  • è stata compromessa la par condicio tra i partecipanti alla gara.

In sostanza il delegato aveva errato nel momento in cui aveva “caricato” sul portale online, l’allegato “Ordinanza di Vendita” tardivamente rispetto ai termini perentori indicati dal Giudice dell’esecuzione, violando il diritto dei partecipanti ad avere le medesime informazioni sia qualora avessero consultato l’annuncio 60 giorni prima dell’asta sia qualora l’avessero fatto 10 giorni prima dell’asta.

Si tratta, secondo il Tribunale, di una irregolarità grave, tale da incidere:

  • sulla validità della pubblicità della vendita,
  • sulla corretta formazione del prezzo,
  • sulla trasparenza dell’intera procedura.

Per questi motivi, il Giudice ha annullato l’aggiudicazione del Lotto 2, disposto la restituzione delle somme versate dall’aggiudicatario e ordinato la ripetizione della vendita.

Perché questa decisione è importante

Questa pronuncia conferma quanto sia fondamentale, nelle esecuzioni immobiliari, verificare con attenzione il rispetto delle regole sulla pubblicità e sulla trasparenza della vendita.

Anche errori che possono apparire “formali” possono diventare decisivi quando incidono:

  • sull’informazione degli offerenti,
  • sulla concorrenza,
  • e, in definitiva, sul prezzo di vendita dell’immobile.

La tutela del debitore passa anche dal controllo rigoroso dell’operato del professionista delegato e dal rispetto delle garanzie procedurali previste dalla legge.

Conclusioni

La pubblicità dell’avviso di vendita è uno degli aspetti più cruciali dell’intera espropriazione immobiliare. La legge impone obblighi precisi, il giudice può aggiungerne di ulteriori e tutti devono essere rispettati puntualmente. Una sola violazione può comportare l’annullamento dell’asta o persino l’estinzione dell’esecuzione, offrendo al debitore strumenti di difesa potenti e talvolta determinanti.

Il nostro studio legale d’Ambrosio Borselli, specializzato in diritto delle esecuzioni immobiliari e difesa del debitore, assiste debitori esecutati in ogni fase della procedura, individuando tempestivamente irregolarità e attivando tutti gli strumenti di difesa previsti dall’ordinamento.

Monitoriamo con attenzione ogni passaggio della procedura, compresi gli adempimenti pubblicitari, verifichiamo la correttezza delle pubblicazioni sul PVP, sui portali indicati dal giudice, sui quotidiani e su ogni altro canale richiesto, individuando prontamente eventuali irregolarità.

Se sospetti che la tua asta sia stata pubblicizzata in modo incompleto, tardivo o irregolare, contattaci per una valutazione professionale: possiamo aiutarti a difendere i tuoi diritti, a tutelare la tua casa e a utilizzare ogni strumento legale disponibile per ottenere il miglior risultato possibile.

Avv. p. Silvia Bizzi

(collaboratrice dello studio d’Ambrosio Borselli presso la sede di Napoli)

Per alcuni utili suggerimenti su come vendere l’immobile pignorato ad un privato  al di fuori dell’asta (in un’udienza contestuale al pagamento dei creditori e alla conseguente richiesta di estinzione della procedura esecutiva) per vendere meglio e estinguere tutti i debiti si legga “Vendere casa pignorata con contestuale estinzione della procedura esecutiva“,  tra le possibili soluzioni da non sottovalutare per salvare l’immobile anche la Conversione del pignoramento (per saperne  al riguardo di più si legga “Art 495 cpc: la conversione del pignoramento nell’esecuzione immobiliare” )

Per saperne di più sul pignoramento immobiliare in generale e sulle possibili opzioni a disposizione dei debitori in difficoltà per salvare il proprio immobile si legga anche  gli articoli “Opposizione all’esecuzione e tutela del diritto all’abitazione”   “Pignoramento immobiliare costi e tempi con tutte le modifiche aggiornate- Soluzioni per Salvare casa”

Per approfondire l’argomento delle opposizioni esecutive si leggano gli articoli  “Guida all’opposizione agli atti esecutivi- La sospensione del Pignoramento”Opposizione all’esecuzione e agli atti esecutivi: costi, tempi e forme“ o ancora  “Guida all’Opposizione a precetto: termini, competenza e forma” , “Guida all’Opposizione al pignoramento immobiliare: competenza, forma e termini della fase cautelare” 

Per approfondimenti sul decreto di fissazione udienza ex art 569 cpc, sui tempi per arrivare all’ordinanza di vendita e sui possibili controlli o contestazioni proponibili anche con opposizione ex art. 617 per impedire l’emissione dell’ordinanza, compreso un comodo modello schema dei controlli da effettuare per verificare la regolarità di tutta la procedura fino all’udienza di comparizione delle parti, si legga “Decreto di fissazione udienza ex art 569 cpc: tempi, procedura e possibili contestazioni alla vendita all’asta”

Per saperne di più sul piano e su come utilizzarlo per salvare l’immobile pignorato si legga anche  “Il piano del consumatore per bloccare il pignoramento immobiliare e salvare casa

Per approfondire le questioni relative alla continuità delle trascrizioni nel pignoramento immobiliare ed i problemi che queste possono creare quanto a ritardi e complessità nella procedura si legga “Continuità delle trascrizioni e pignoramento immobiliare”.

Per approfondimenti sulle modalità di verifica della regolarità della cessione del credito nel corso del pignoramento immobiliare, quando come spesso accade il credito è stato cartolarizzato passando dalla banca ad altri soggetti, sulle tempistiche che tali integrazioni documentali richieste al creditore possono comportare per la procedura esecutiva e per un  modello di Istanza da presentare al Ge per chiedere che venga effettuato il  controllo e le eventuali integrazioni di documenti da parte del creditore si legga “Cessione del credito: quando è regolare nel pignoramento”. , sul medesimo argomento per  approfondire la spesso confusa materia riguardante le operazioni di cartolarizzazione del credito e le ripercussioni delle stesse (che per chiarire possono portare fino alla sospensione della procedura esecutiva per difetto di rappresentanza processuale del servicer non iscritto all’albo degli intermediari finanziari ex art. 106 TUB ), si legga anche “Sospensione dell’esecuzione: inosservanza dell’art. 106 TUB”

Chi stesse valutando di presentare una proposta a saldo e stralcio per definire il proprio debito derivante da un mutuo, che sia già in corso il pignoramento immobiliare, o che ancora la banca non abbia avviato la procedura, legga “Guida al saldo e stralcio del mutuo: quanto offrire e come rateizzare l’importo, con modelli di proposta e accettazione”

Per alcuni utili suggerimenti su come vendere l’immobile pignorato ad un privato  al di fuori dell’asta (in un’udienza contestuale al pagamento dei creditori e alla conseguente richiesta di estinzione della procedura esecutiva) per vendere meglio e estinguere tutti i debiti si legga “Vendere casa pignorata con contestuale estinzione della procedura esecutiva“,  tra le possibili soluzioni da non sottovalutare per salvare l’immobile anche la Conversione del pignoramento (per saperne  al riguardo di più si legga “Art 495 cpc: la conversione del pignoramento nell’esecuzione immobiliare” )

Per approfondire le tecnicalità procedurali, e cercare spunti, per chi volesse difendersi, sia in merito alle opposizioni possibili, che ai molteplici eventuali difetti della procedura, ai suoi profili critici ed alle modalità di contestarli efficacemente, e soprattutto per analizzare  ogni soluzione alternativa possibile alla svendita del bene all’asta, si consiglia anche la lettura dell’ultima versione del “Manuale completo sulla difesa dal pignoramento immobiliare: Criticità della procedura e possibili soluzioni”.   pubblicazione presentata nel dettaglio, completa di indice integrale ed introduzione del libro in formato pdf, che potranno essere lette cliccando sulla pagina  del sito “Il Manuale“ ed acquistabile anche su Amazon direttamente dalla pagina di presentazione predetta,  manuale che, si ricordi, per quanto approfondito ed esaustivo non potrà mai sostituire una adeguata difesa tecnica da parte di un avvocato specializzato in una materia tanto complessa.

Chi volesse conoscere la lunga e prestigiosa storia dello studio, probabilmente il più vecchio d’Italia nel settore immobiliare può farlo cliccando Lo Studio – Avvocati dal 1880, per informazioni sulla Partnership dello Studio  con il prestigioso quotidiano “il Sole 24 Ore”, in qualità di Expertise (esperti specializzati) in Diritto Immobiliare e Rapporti di Locazione e Gestione Immobiliare, Crisi di Impresa, Composizione Negoziale e Gestione della Crisi si legga “Partner 24 Ore”,  per leggere l’articolo sugli avvocati specialisti della Campania pubblicato sul Sole 24 ore del 27 ottobre 2016, in cui si riconosce  lo Studio come l’unico specializzato nel settore immobiliare ad operare sull’intero territorio Nazionale si legga “Dicono di Noi“, per contattarci si visiti la pagina “Diventa Cliente- Contattaci

Avv. Edgardo Diomede d’Ambrosio Borselli

Iscritto “all’Albo Avvocati di Napoli”

 

 

Redazione